Il crescente dispendio di risorse e la crescente popolazione rende necessario l’adozione di provvedimenti volti a limitare l’impatto ambientale delle attività antropiche, questo anche nel settore dell’Ingegneria-Sanitaria. Il nostro gruppo si occupa di studiare tutti gli aspetti legati alla riduzione dell’impatto ambientale sia nel settore del trattamento delle acque che in quello dei fanghi e dei suoli contaminati. Più nello specifico:
Quando si parla di trattamento delle acque e di trattamento dei fanghi spesso ci si sofferma a fare valutazioni unicamente sugli aspetti legati alle prestazioni del processo in termini di rimozione degli inquinanti trascurando l’aspetto legato all’impatto ambientale. Il nostro team si occupa di applicare tecniche che consentono ad esempio di ridurre il consumo di energia elettrica negli impianti di trattamento delle acque e dei fanghi, minimizzino la produzione di residui, riducano la produzione complessiva di gas climalteranti e, riducano l’impatto dei residui. Il tutto nell’ottica di trattare le acque ed i fanghi con un limitato impatto ambientale.
Gli impianti di depurazione sono quasi sempre associati unicamente alla rimozione di inquinanti dalle acque. Se è pur vero che svolgono la funzione di “ultima barriera” nei confronti delle sostanze inquinanti prima della immissione dell’effluente e degli altri residui nell’ecosistema, spesso si trascura l’aspetto legato produzione ed emissione, da parte loro, di gas climalteranti. Infatti, è notevole l’emissione, sia questa diretta che indiretta, di gas serra sia durante le operazioni di trattamento delle acque e dei fanghi, sia durante le operazioni di trasporto e recupero/smaltimento di questi ultimi. Il nostro team è in grado di valutare l’emissione complessiva generata da ciascun tassello del complesso sistema del trattamento delle acque di scarico, evidenziando l’impatto di scelte, quali up-grade funzionali ed impiantistici, in termini di emissioni di gas serra.
Il problema legato all’inquinamento ambientale con sostanze pericolose non riguarda solo l’aria e l’acqua ma anche il suolo. La presenza di suolo contaminato può essere a sua volta un “pathway” per la contaminazione di altre matrici, ad esempio le falde acquifere e quindi l’acqua. Il nostro gruppo si occupa da anni di valutare la presenza di inquinanti nei suoli prevedendo, in un’ottica case-by-case, le tecniche di bonifica più idonee in base, ad esempio, alla tipologia di inquinante, al grado di contaminazione ed all’ubicazione del sito.